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Restore di macchine virtuali Hyper-V (RCT) con Iperius




Iperius offre avanzate funzionalità per il backup e il ripristino di macchine virtuali Hyper-V, con tre principali modalità: quella incrementale e differenziale tramite block level RCT, il backup mediante copia diretta dei file delle macchine virtuali e il backup basato su immagine block level (compatibile con Windows Server Backup). Allo stesso modo, ci sono tre modalità per eseguire il ripristino di macchine virtuali Hyper-V.

Scopri di più: Backup incrementale e differenziale di Hyper-V con Iperius

Il tutorial seguente mostra i semplici passaggi necessari per eseguire il restore di una macchina virtuale Hyper-V da un backup RCT o da una copia diretta dei file.

Nel menu “Restore”, clicca sul pulsante per il restore di macchine virtuali Hyper-V:

Se necessario, crea un nuovo account di connessione, come mostrato nell’immagine sotto, e poi clicca su “Connetti”:

Successivamente, è necessario individuare la cartella che contiene il backup della macchina virtuale eseguito con Iperius. Se si tratta di una cartella di rete, potrebbe essere necessario inserire le credenziali di accesso per l’autenticazione automatica. L’immagine sottostante mostra la selezione della cartella contenente il backup della macchina virtuale, costituito da una cartella con il backup completo e altre cartelle numerate con i backup incrementali.

Una volta selezionata la cartella, clicca su “Avanti” per andare al pannello mostrato nell’immagine sottostante:

Dopo aver selezionato il backup Full o uno degli eventuali backup incrementali o differenziali, si può procedere cliccando su “Avanti”.

Ogni backup è caratterizzato da una data e una dimensione specifica, il che permette di effettuare un ripristino granulare della macchina virtuale, scegliendo il punto temporale più adatto.

Successivamente, è possibile configurare due opzioni fondamentali: scegliere se ripristinare la macchina virtuale nella cartella predefinita di Hyper-V o in una cartella personalizzata e decidere se assegnare un nuovo ID alla macchina virtuale ripristinata, utile nel caso in cui esista già una VM con lo stesso nome nell’host Hyper-V.

Nella fase successiva, Iperius fornirà un “Report di compatibilità” che segnalerà eventuali differenze tra l’host Hyper-V di origine e quello di destinazione. Se vengono rilevati problemi, il software indicherà se possono essere risolti. Se le incompatibilità non sono correggibili, il ripristino potrebbe non andare a buon fine, ma è comunque possibile tentarlo cliccando su “Avanti”.

Nell’ultima schermata, verrà mostrato il riepilogo delle opzioni selezionate. A questo punto, basta cliccare su “Esegui Restore” per avviare il ripristino della macchina virtuale in modo completamente automatico.

Ripristino di file singoli:

Con Iperius è possibile anche recuperare singoli file dal backup di una macchina virtuale, senza dover ripristinare l’intera VM. Per maggiori dettagli, consulta il tutorial: Ripristino di file singoli da backup di Hyper-V.

Ripristino da Windows:

In questo tutorial abbiamo visto il ripristino da un backup effettuato da Iperius con la modalità RCT.

Nel caso invece che il backup sia stato eseguito con la modalità immagine block level (usando quindi wbadmin di Windows Server Backup), il ripristino dovrà essere effettuato mediante l’interfaccia di Windows Server Backup (sui sistemi server). Il software salva le macchine virtuali nel loro formato nativo (file VHDX con dischi virtuali VHD/VHDX e file di configurazione della VM), senza utilizzare formati proprietari o procedure complesse. Se è stato creato un backup immagine, sarà sufficiente selezionarlo dall’ambiente di ripristino di Windows Server Backup, che rileverà le macchine virtuali e consentirà di scegliere quali ripristinare.




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